Progetti di ricerca di dottorato e di post-dottorato

  • Bernardo Venturi: ha ottenuto il dottorato nel 2009 in "Europa e Americhe: Costituzioni, Dottrine e Isitutuzioni Politiche" presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna, dove è titolare di un assegno di ricerca nell'ambito di un progetto EuropeAid sul rapporto tra migrazione, sviluppo e diritti umani. Le sue ricerche si sono concentrate anche su peacebuilding, trasformazione dei conflitti, interventi civili di pace e politica estera dell'Unione Europea. Attualmente è ricercatore presso lo IAI, dove si occupa di Africa, gestione civile delle crisi, PESC/PSDC, peacebuilding e cooperazione allo sviluppo.
    Tesi di dottorato: Il demone della pace. Storia, metodologie e prospettive istituzionali della peace research e del pensiero di Johan Galtung, 2009
  • Daniele Botti  graduated from the University of Milan (Italy) with a thesis on “John Rawls and International Justice: The Law of Peoples and its Philosophical Premises.” He earned a Ph.D. in History from the University of Eastern Piedmont (Italy) with a dissertation on “John Rawls and the American philosophical Tradition: Notes on a recent Finding among Rawls’s unpublished Papers.”, supervisor Gabriella Silvestrini.Daniele spent two years (2010 and 2011) as Visiting Assistant in Research of the Global Justice Program at Yale University. He has been living in New Haven, CT since January 2010. Fields of interest: history of political thought, theories of (international and global) justice, Rawls, cosmopolitanism, and pragmatism. Selected Publications: Daniele Botti, “John Rawls, Peirce’s Notion of Truth, and White’s holistic Pragmatism,” History of Political Thought, vol. 35, no. 2 (Summer 2014): 345-77. Daniele Botti, “Binding Market and Mission: Pharmaceuticals for the World’s Poor,” Solutions, vol. 4, no. 1 (March, 2013).
  • Cinzia Rita Gaza, Dottoressa di ricerca in Scienze Strategiche presso l'Università degli Studi di Torino. La sua tesi di dottorato ha avuto come oggetto due aspetti specifici della guerra: l'accettazione, individuale e sociale, della morte e la disposizione a uccidere. Un approccio molteplice, di carattere storico, antropologico e psicanalitico, è funzionale all'analisi di alcune tematiche che non esauriscono ma delineano l'oggetto della ricerca: la differenza tra la morte comune e la morte in guerra; la causa come spinta motivazionale; il sacrificio come valore; l'eroismo e l'estetizzazione della morte; il culto relativo ai caduti; l'illusione della guerra senza morti. La seconda parte affronta il tema dell'uccidere attraverso i seguenti aspetti: la differenza tra l'uccidere nella realtà civile e l'uccidere in guerra; l'onore militare come valore; la strage dei civili; il bombardamento; la razionalità e la violenza; il peso del ritorno dal fronte. La sua tesi è stata poi pubblicata con il titolo "Morire, uccidere. L'essenza della guerra" presso Franco Angeli.
  • Elisa Orrù, dottoressa di ricerca in "Giustizia costituzionale e diritti fondamentali" (Università  di Pisa, XX ciclo) e borsista presso l'Università di Cagliari e la Albert-Ludwigs Universität Freiburg.
    Elisa Orrù si interessa di questioni di diritto e politica internazionali e finora le sue ricerche si sono concentrate soprattutto sul tema della giustificazione filosofico-politica del diritto internazionale penale. Le sue ricerche più recenti riguardano teorie post-coloniali dell'ordine internazionale.
  • Daniela Rana, Dottoranda in Studi politici - Storia e teoria, Università di Torino
    Her research focuses on the denial of the Holocaust, particularly comparing different kinds of denial, coming from opposite ideologic sides, between Italy and France. It especially concentrates on the mechanisms, reasons and main characters that come to build such a phenomenon.